[fblike]La parola Pasqua deriva dall’ebraico e vuol dire “passaggio”. E’ una festa religiosa tanto per gli ebrei quanto per i cristiani. Da questi ultimi viene celebrata la prima domenica dopo il plenilunio di primavera, ossia la prima Luna piena a partire dal giorno dell’equinozio di primavera (il 21 marzo nell’emisfero nord).
La Pasqua ebraica ricorda l’esodo del popolo d’Israele dall’Egitto, mentre la Pasqua cristiana ricorda la passione e Resurrezione di Cristo.
Guido Gozzano, descrive in una sua poesia, intitolata appunto Pasqua, l’armonia che si crea in questo giorno. Ma non riporto il suo testo, in quanto a mio parere piatto e scontato. Sarร stata l’overdose di poesia crepuscolare che ho subito all’universitร , ma gli autori crepuscolari non mi hanno mai attirata.
Piuttosto voglio riportare una poesia di Montale, intitolata SERA DI PASQUA:
“Alla televisione
Cristo in croce cantava come un tenore
colto da un’improvvisa
colica pop.
Era stato tentato poco prima
dal diavolo vestito da donna nuda.
Questa รจ la religione del ventesimo secolo.
Probabilmente la notte di San Bartolomeo
o la coda troncata di una lucertola
hanno lo stesso peso nell’Economia
dello Spirito
fondata sul principio dell’Indifferenza.
Ma forse bisogna dire che non รจ vero
bisogna dire che รจ vera la falsitร ,
poi si vedrร che cosa accade. Intanto
chiudiamo il video. Al resto
provvederร chi puรฒ (se questo chi
ha qualche senso).
Noi non lo sapremo”.
Concludo con alcune frasi estratte da un brano de “Il Profeta” del pensatore arabo Gibran, che sembrano quasi una provocazione, come se volesse dire che durante la vita si puรฒ risorgere.
“Ma come potrete scoprire il segreto della morte/se non cercandolo nel cuore della vita?
Nella profonditร dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciรฒ che รจ oltre la vita;
confidate nei sogni, poichรฉ in essi si cela la porta dell’eternitร ”.
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