Oggi รจ San Francesco d’Assisi, simbolo della pace.
La parola pace ha la sua radice nel sanscrito “paรง/pak/pag” che vuol dire “Unire, legare”. Quindi costruttore di pace รจ chi sia adopera ogni giorno ad unire, non a dividere. Non crea divisione, ma fluidifica i rapporti.
Dal punto di vista letterario, la parola pace mi ricorda 2 cose: laย simpatica commedia di Aristofane, intitolata ย “ฮฮนฯฮฎฮฝฮท”ย (che in greco vuol dire ย “Pace”) e il testo “Preghiera Semplice”, attribuito a San Francesco d’Assisi.
Il commediografo greco Aristofane nella sua operaย ciย racconta la storia del vignaiolo Trigeo, cheย durante la guerra del Peloponneso (400 a.c), stanco di guerre e miserie, prova ad arrampicarsi nel Cielo per raggiungere l’Olimpo e chiedere la Pace a Zeus. In maniera dissacratoria, l’autoreย lo fa salire a cavallo di un gigantesco scarabeo puzzolente, attirato dai cattivi odori terreni e poco interessato a gravitare sulla rotta divina.
Nonostante ilย viaggio moltoย turbolento,ย Trigeo riesce finalmente ad arrivareย sul Monte Olimpo, ma viene a sapere che Zeus e gli altri dei se ne sono andati lontano, disgustati per il comportamento degli uomini. L’unico dio a rimanere sul Monte Olimpo รจย solo Polemos, il dio della guerra, che ha rinchiuso in una caverna Eirene (La Pace). La storia, come tutte le commedie si conclude con un lieto fine, in quanto Trigeo riesce a liberare Eirene, insieme a lei appaiono anche le altre 2 divinitร Teoria (la gioia della Festa) e Opora (la dea dell’Abbondanza), la quale sposerร Trigeo, una volta tornata la pace.
Maย adesso passiamo aย San Francesco, santo protettore della pace. Tommaso da Celano ha scritto la biografia del poverello d’Assisi, raffigurandoloย come unย “valorosissimo soldato di Cristo, che predicava la pace”. Proprio a San Francesco รจ stato attribuitoย questoย meraviglioso manifesto ecumenico della Preghiera Semplice, ritrovato in Francia nei primi del ‘900.
Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove รจ odio, fa ch’io porti amore,
dove รจ offesa, ch’io porti il perdono,
dove รจ discordia, ch’io porti la fede,
dove รจ l’errore, ch’io porti la Veritร ,
dove รจ la disperazione, ch’io porti la speranza.
Dove รจ tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichรจ:
Sรฌ รจ: Dando, che si riceve:
Perdonando che si รจ perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.