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Scrivere il curriculum – Wislawa Szymborska
DizionarioSenzaTempo
Il riassunto di una vita ridotta all’essenziale: il curriculum vitae è un pò questo… Da qualche giorno sto leggendo le poesie del premio nobel per la Letteratura 1996 Wislawa Szymborska. Tra le pagine della sua poesia mi è piaciuta tantissimo quella intitolata “Scrivere il curriculum”, un testo ironico, essenziale e realistico. Sono poche le poetesse che riescono davvero ad entusiasmarmi e lei è una di queste. Ma ecco il testo: Scrivere il curriculum “Cos’è necessario? E’ necessario scrivere una domanda, e alla domanda allegare il curriculum. A prescindere da quanto si è vissuto il curriculum dovrebbe essere breve. E’ d’obbligo concisione e selezione dei fatti. Cambiare paesaggi in indirizzi e ricordi incerti in date fisse. Di tutti gli amori basta quello coniugale, e dei bambini solo quelli nati. Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu. I viaggi solo se all’estero. L’appartenenza a un che, ma senza perché. Onorificenze senza motivazione. Scrivi come se non parlassi mai con te stesso e ti evitassi. Sorvola su cani, gatti e uccelli, cianfrusaglie del passato, amici e sogni. Meglio il prezzo che il valore e il titolo che il contenuto. Meglio il numero di scarpa, che non dove va colui per […]
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Figli dell’epoca – Wislawa Szymborska
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In Italia la politica ci sta portando al disastro. Ormai quando guardo i telegiornali non so più che aspettarmi. Sembra di vivere in una interminabile pericolosa tragicommedia.
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Quando mancano le parole…
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Di solito quando muore una persona si rischia di eccedere in buonismi fino a scadere nell’ipocrisia, per dire frasi del tipo: “era una brava persona”, “ha lasciato un bellissimo ricordo” etc… Posso dire che ricordare Piero come una persona buona e bella non è affatto uno sforzo. E’ stato oggettivamente un uomo buono, onesto, amorevole, coraggioso. Non sono elogi e profusioni gratuite, bensì oggettività . Da quando avevo 14 anni ho sentito parlare bene di lui dalle persone che lo circondavano. E poi quando l’ho conosciuto ne ho avuto conferma. La parola Morte mi ha sempre ammutolita. E’ una di quelle parole che lascia senza parole. Voglio dedicare allora Piero queste parole che non sono mie, ma di WYSLAWA SZYMBORSKA, poetessa polacca morta a febbraio scorso, che scrive: Non c’è vita che almeno per un attimo non sia immortale.Ecco io penso che Piero con il ricordo che ha lasciato in tutti noi ha conquistato il suo pezzetto di immortalità . Ma ecco la poesia intitolata: SULLA MORTE SENZA ESAGERARE: “Non s’intende di scherzi, stelle, ponti, tessitura, miniere, lavoro dei campi, costruzione di navi e cottura di dolci. Quando conversiamo del domani intromette la sua ultima parola a sproposito. Non sa fare neppure […]
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